Sulle liste d'attesa e le prescrizioni degli specialisti
- Massimiliano Bellisario
- 14 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Avrete sicuramente letto in giro, negli ultimi giorni, queste due notizie:


In Lombardia (ma in tutta Italia) il problema delle liste d'attesa è gravissimo: pochi finanziamenti alla Sanità, ospedali sotto organico, mancanza di attrezzature. Tutto questo si ripercuote sui "poveri" pazienti che sono costretti ad aspettare molti mesi per visite che potrebbero salvargli la vita. D'altro canto però, se si prova a chiedere ai CUP quando è disponibile l'eventuale visita a pagamento, spesso ci si sente rispondere anche "domani".
Questo è il sintomo chiaro e preciso che la volontà POLITICA è quella di privilegiare la Sanità privata a discapito di quella pubblica, e se la volontà è politica, sappiamo chi sono i responsabili.
Invece cosa succede adesso? Che si vogliono trasformare in responsabili i Medici di Medicina Generale, i Medici di Famiglia, quelli che voi chiamate "Medici DI BASE", perché con le loro prescrizioni allungano e ingolfano le liste d'attesa.
Sappiate che il 60% delle nostre prescrizioni è INDOTTO, significa che non è una nostra vera richiesta ma è un "suggerimento" da parte degli specialisti privati (sottolineo PRIVATI perché quelli dipendenti del SSN hanno l'obbligo di legge di redigere le impegnative), percentuale che sale fino all'80% nel caso di prescrizioni di esami radiologici.
Ebbene, io sono STUFO di essere ancora una volta il capro espiatorio di una politica che vuole solo privilegiare il giro milionario delle cliniche private convenzionate: da parte mia non riceverete più la trascrizione su ricettario SSN di prestazioni richieste da specialisti per i quali non sono stato io a chiedere la consulenza. Patti chiari, amicizia lunga.
Mi spiego meglio: se avete un problema clinico e non chiedete prima a me un consiglio, ma cercate direttamente su internet lo specialista (come raccontava Giorgetti) e ci andate privatamente, siate pronti a ricevere un rifiuto se questo specialista vi dice di fare ulteriori accertamenti e volete da me le impegnative. Io prescriverò gli esami qualora sia stato IO a richiedere quella consulenza specialistica e, in ogni caso, se condivido quella richiesta.
Ed ora vi faccio riflettere su una cosa, che troppo spesso dimenticate: la gestione della Sanità non è Nazionale ma REGIONALE. Tutto ciò che succede in Lombardia e non succede nelle altre Regioni, seppur confinanti (vedi carenza dei Medici di Medicina Generale lombardi, che percepiscono circa 27MILA euro lordi in meno all'anno rispetto ad un Collega MMG dell'Emilia Romagna, dove non c'è carenza, chissà come mai), è perché è stato così deciso da Regione Lombardia. Se vi lamentate perché dovete pagare per le visite, è perché così ha deciso la Giunta Regionale che, reggetevi forte, è costituita dalla stessa coalizione ininterrottamente dal 1995. Se io non vi trascrivo un esame, non lamentatevi con me, lamentatevi con la Regione, lamentatevi con voi stessi se avete votato chi ci governa.
Dopotutto, il COVID avrebbe dovuto insegnarvi qualcosa, e invece...
PS: ricordo, qualora non doveste condividere i miei pensieri, che avete nelle vostre mani un'arma potentissima: cambiare medico 😉
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